Lo scorso martedì 8 novembre presso il teatro Lauro Rossi di Macerata si è tenuta la “Giornata della cultura civile” nell’ambito dell’iniziativa “Storie di legalità”. La città ha ospitato Maria Falcone, docente e attivista, sorella del magistrato Giovanni Falcone, ucciso da Cosa Nostra il 23 maggio 1992.
Ad accoglierla 400 studenti degli istituti superiori tra cui una delegazione del Savoia Benincasa con la dirigente Maria Alessandra Bertini, che è stata anche ospite della web radio di Unimc intervistata dal ricercatore e speaker Tommaso Santilli.
“Grazie per questo invito da parte di tutta la comunità scolastica – ha detto Bertini- è un importante momento di confronto con la professoressa Falcone e gli studenti. La scuola da sempre ha avuto grande cura di promuovere attraverso iniziative come questa la cultura della legalità. La scuola, lo ricordiamo, è una palestra per l’esercizio dei diritti alla cittadinanza, educa alla vita e cerca di promuovere contenuti essenziali per avvicinare al bene comune della collettività. Siamo davanti a una sfida importante perchè la scuola deve educare e restituire ai giovani l’autonomia del giudizio senza genuflettersi al dogma dell’ossequio ed evitare di dare all’altro l’opportunità per istigare violenze e sopraffazione”.
La dirigente ha sottolineato anche il valore del protagonismo giovanile e della cittadinanza digitale. E quando l’intervistatore le ha domandato quale fosse l’aspetto più bello del suo lavoro ha risposto:
“Ci vuole tanto coraggio, la sfida più bella è quella di alzarsi e pensare che ogni giorno si dà qualcosa di nuovo. Vedere un sorriso diverso o uno sguardo illuminato negli studenti è una grandissima conquista. Rinnovare uno sguardo che sottintende alla curiositas dà una grande vivacità e la forza di andare avanti. La scuola da sola fa poco se non c’è un’alleanza forte con la famiglia e il territorio”.
Qui l’intervista completa: https://www.youtube.com/watch?v=4–QOSpav1s
Maria Falcone già subito dopo la morte del fratello ha contribuito alla nascita della “Fondazione Falcone”, al fine di portare avanti progetti di educazione alla legalità nelle scuole e nelle università del Paese e promuovere iniziative, in Italia e all’estero, per ricordare la figura del giudice e sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi legati alla criminalità organizzata
“In questi anni ho girato tutte le scuole d’Italia per portare la testimonianza dell’esperienza della lotta alla mafia – ha ricordato- come diceva Giovanni la mafia non si vince soltanto con la repressione ma soprattutto con la prevenzione, creando una società nuova”.
Personale scolastico